Ora di religione: il vero "taglio" da fare alla scuola

Publié le par riformistitorinesi

Negli ultimi anni il governo italiano ha fatto dei drastici tagli in campo scolastico: niente più geografia nel biennio delle superiori e riduzione delle ore di laboratorio, meno ore di lettere nelle medie e niente più informatica, riduzione delle ore di latino nei licei …

Il taglio più ovvio e “remunerativo”, però, non è stato fatto: mi riferisco all’ora di religione cattolica, che attualmente costa allo stato quasi un miliardo di euro all’anno per gli stipendi dei circa 26.000 insegnanti di religione, oltre al costo aggiuntivo degli insegnanti di “alternativa” che, soprattutto nelle medie, lavorano in contemporanea a quelli di religione con gli allievi che non “fanno” religione – due insegnanti su ogni classe per ogni ora di religione, insomma!

In Italia dunque spendiamo tutti questi soldi per offrire agli allievi, nel migliore dei casi, un’ora di nulla, in cui al massimo si fanno i compiti delle altre materie, oppure, nel caso peggiore, un’ora di indottrinamento cattolico (e soltanto cattolico, voglio sottolineare, alla faccia della laicità dello stato nonché di tutti i credenti di altre fedi residenti in Italia).

Inoltre, come se non bastasse, la religione è sempre insegnata da qualche beghina/o scelti dalla curia però di ruolo nello stato, e per giunta pagati di più degli altri insegnanti.

Tutto questo per la chiesa è una vera manna dal cielo - lo stato si impegna a fornirle i futuri credenti, infatti già il solo fatto che la religione cattolica sia insegnata nelle scuole statali le conferisce credibilità e la consolida come unica “vera” religione. E se i credenti formatisi nelle scuole italiane sono un po’ tiepidi … pazienza … basta che paghino senza fiatare il loro 8 per mille (altro miliardo circa all’anno nelle tasche dei preti!) e diano per scaramanzia la mancia al prete quando viene a benedire le loro case – perché in realtà di soldi, e soprattutto di soldi, si tratta.

(Enrica Rota)

Publié dans LAICITA'

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