Tutela dei diritti degli animali in Italia

Publié le par riformistitorinesi

Da quando mi occupo dei diritti degli animali mi sono presa l’incarico di vedere quale sia la condizione in cui essi si trovano non soltanto nella nostra Regione ma un po’ in tutta Italia.  In ciò non sono sola, ma coadiuvata da organizzazioni che mi mandano costantemente informazioni provenienti dalle varie regioni.

Ebbene: è sconfortante sapere come l’Italia non possa certo venire annoverata fra i Paesi che maggiormente tutelano i diritti gli animali.

Allevamenti e macelli fuori-norma, animali trasportati in condizioni disumane, canili-lager, cavalli azzoppati in corse clandestine, animali allevati e venduti per la vivisezione e laboratori di ricerca poco controllati, manifestazioni crudeli per gli animali come i circhi e i palii (tra l’altro, costantemente messe in onda dalla RAI!), combattimenti di galli e cani, bracconaggio diffuso, animali da compagnia abbandonati sulle strade in estate oppure seviziati e torturati senza alcun motivo ecc., e la maggior parte di questi reati restano del tutto impuniti …

Certo non è un caso che la situazione sia peggiore nelle regioni dove l’analfabetismo è ancora molto marcato e dove il senso di frustrazione provocato dal degrado e dall’ignoranza spesso scarica la sua rabbia e impotenza sugli esseri per eccellenza più indifesi: gli animali.

Facciamo un po’ il punto delle regioni dove l’inciviltà è più marcata: Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia, Abruzzo e Puglia. Ora esaminiamo il tasso d’analfabetismo: Basilicata 13%; Calabria 13,2%; Molise 12,2%; Sicilia 11,3%; Abruzzo e Puglia intorno al 10% e11% (come da rilevamenti statistici circolanti su Internet).

In molte regioni domina inoltre la Zoomafia, che gestisce ippodromi, canili, corse e combattimenti clandestini, contrabbando di fauna e di animali esotici ecc., con dei “giri” di centinaia di milioni di euro all’anno.

E cosa ha fatto finora lo stato, cioè quelli che abbiamo eletto e che guadagnano cento volte più di noi al mese?  Ben poco, anzi, hanno ridotto i fondi per la scuola e l’istruzione e sempre tentato di negare la realtà.

Sarebbero invece necessarie leggi che tutelino gli animali o almeno, in mancanza di queste, che venissero applicate quelle formulate dall’Unione Europea – purtroppo invece l’Italia, attualmente, è ancora molto indietro per quanto riguarda la tutela dei diritti degli animali.

(Roberta De Antonio)

Publié dans AMBIENTE E ANIMALI

Pour être informé des derniers articles, inscrivez vous :
Commenter cet article