Diciamo basta ai vari Green Hill !

Publié le par riformistitorinesi

Chi non ha mai letto o sentito almeno una volta nella sua vita queste parole: “fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza”?

A me è capitato di rileggerle recentemente e di riflettere sul perché Dante, uomo del Medioevo, abbia anteposto il termine “virtute” a quello di “canoscenza. Forselui già sapeva che una scienza senza etica è sbagliata. Non si può usare una vita a fini scientifici se questo significa sevizie, torture e infine la morte.

Lo aveva capito Dante ai suoi tempi come l'hanno compreso ieri, 16 maggio 2012, i più di 600 torinesi che in via Garibaldi si sono fermati davanti al banchetto allestito da “Occupy Green Hill” per firmare la petizione che chiede la chiusura del canile-lager di Green Hill.

La XIV Commissione del Senato aveva infatti fissato proprio per la data di ieri il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti alla legge comunitaria del 2011 che, se non modificata, dovrebbe portare finalmente alla chiusura di Green Hill e di strutture simili.

Le manifestazioni di ieri che, ricordo, non sono avvenute soltanto a Torino ma in tutta Italia, sono servite anche a dimostrare la nostra solidarietà con quei 12 coraggiosi che il 28 aprile hanno liberato dalla struttura-lager di Green Hill 30 cuccioli di “beagle”, di cui si possono vedere le immagini su internet. Io l’ho fatto, e parlano da sole: cuccioli pronti a giocare, felici, che non hanno nemmeno idea di cosa li avrebbe attesi in futuro se delle mani coraggiose non li avessero liberati dalle gabbie del più grande allevamento di cani destinati alla vivisezione di tutta Europa.

Di fronte a quegli occhi sfidiamo chiunque a dire che è sbagliato commettere un atto illegale pur di salvarli.

E’ sbagliata piuttosto la concezione che vuole gli animali come oggetti in mano a una ditta, che vuole dare loro un prezzo, che li rende schiavi del profitto umano e che fa arrestare coloro che li liberano per salvarli da atroci torture.

È evidente che i vivisettori siano preoccupati per la norma che potrebbe passare al Senato, e lo testimoniano i vari interventi di Garattini, le campagne pubblicitarie e i comunicati stampa.

Adesso le multinazionali farmaceutiche si stanno coalizzando, cercano di tenere ancora la scienza in una gabbia oscura fatta di prigionia e sofferenza per milioni di animali e accusano gli animalisti di volere un ritorno al medioevo. Ma avranno poi ragione? E Dante allora dove lo mettiamo?

(Roberta De Antonio)

Publié dans AMBIENTE E ANIMALI

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